Perché il mio blog è approdato all’interpretazione di cento sogni.
Voglio dire “grazie” a Wendy, a Sam, a Mabrukka, a Maurizio
e ancora a Lalay, ad Assuntina, a Francesca, a Sabino, a Lucia, a…
e anche a tutti quelli che hanno frequentato il mio blog e ancora non
hanno spedito i loro sogni.
A VOI TUTTI Salvatore Vallone dice GRAZIE di vero cuore per avermi dato la possibilità di approfondire la ricerca sul sogno.
Come avete notato l’interpretazione degli ultimi sogni si è evoluta rispetto ai primi, è diventata più complessa e organizzata grazie al vostro prezioso contributo.
E allora andiamo ancora avanti insieme e sempre in maniera costruttiva.
Nell’abbracciarvi idealmente uno per uno, vi comunico l’ultima sintesi teorica sul sogno.
VERSO UNA SINTESI PSICODINAMICA SUL SOGNO
Nel costante cammino ermeneutico intrapreso dall’uomo il “sogno” non è più nella sua purezza riducibile alla lineare teoria freudiana dell’appagamento di un desiderio rimosso.
Lo stesso destino vale per la “Fantasia” e per i suoi tanti e ricchi prodotti.
La Psico-Semiologia esige che il “lavoro onirico”, notturno e diurno, sia indagato da altre discipline scientifiche e che tale ricerca sia estesa a tutte le produzioni creative dell’uomo.
Dalle mie esperienze teoriche e pratiche consegue, nella provvisorietà e nella fallacia delle umane elaborazioni, la seguente griglia interpretativa.
– Il sogno è l’attività psichica del sonno e si svolge nelle fasi R.E.M. quando la funzione della memoria è favorita dallo stato di eccitazione del corpo. Questa teoria si è affermata negli anni 80. Oggi è degna di considerazione anche la teoria della “Continual Activation” sostenuta dalle ricerche delle neuroscienze: l’attività onirica è presente nelle fasi R.E.M. e NON R.E.M. del sonno. Le scienze neurofisiologiche che studiano il cervello sono impegnate nella ricerca in questo settore.
– Il sogno è il prodotto della realtà psichica in atto e l’espressione parziale della “organizzazione psichica evolutiva” che la contiene, la vecchia struttura o l’obsoleto carattere o la tradizionale personalità.
– Il sogno svolge psicodinamiche legate alle fasi evolutive della “libido”, (orale, anale, fallico-narcisistica e genitale), alla “posizione edipica” e al sentimento della “rivalità fraterna”, in generale le psicodinamiche funzionali alla formazione dell’organizzazione psichica.
– Il sogno ha valenza di diagnosi psicologica.
– Il sogno ha valenza di prognosi psicologica.
– Il sogno ha inscritto il rischio psicopatologico.
– Il sogno si può definire “resto notturno” in quanto non è ricordato nella sua integrità e purezza, ma viene rielaborato al risveglio con pezze
logico-consequenziali. Il sogno può essere stimolato dal “resto diurno” di cui parlava Freud.
– Il sogno è rappresentazione di “simboli” e implica la specifica modalità mentale e il preciso concorso dei meccanismi del “processo primario”: la condensazione, lo spostamento, la simbolizzazione, la drammatizzazione, la rappresentazione per l’opposto, la figurabilità.
– Il “processo primario” e il sogno condividono i seguenti fattori: la relazione del soggetto con se stesso, l’autorielaborazione allucinatoria dei vissuti psichici, l’alterazione dello schema temporale, la distorsione della categoria spaziale, la coesistenza degli opposti, il gusto del paradosso, il declino etico e morale, il mancato riconoscimento della realtà, l’eccesso della fantasia, il principio del piacere, l’appagamento del desiderio, la soddisfazione del bisogno, la compensazione della frustrazione, la riparazione del trauma.
A livello neurofisiologico si richiamano le attività dell’emisfero cerebrale destro.
– Il “processo secondario”, richiamato all’atto del risveglio nella combinazione dei ricordi del sogno, si attesta nell’elaborazione razionale dei dati, nell’inquadramento logico degli elementi, nella lucidità mentale dell’autocoscienza, nel pensiero vigile, nella capacità d’attenzione, nel giudizio critico, nel controllo dell’Io e nel principio di realtà.
A livello neurofisiologico si richiamano le attività dell’emisfero cerebrale sinistro.
– Il sogno è “proiezione” di “archetipi” e di “fantasmi” “introiettati” a base filogenetica collettiva-culturale e individuale.
A livello neurofisiologico sono coinvolte le attività dell’emisfero cerebrale destro.
A livello psichico profondo sono implicati i meccanismi arcaici di difesa della “proiezione”, della “introiezione” e della “identificazione”.
A livello psico-economico è innescata e messa in atto la carica energetica della “libido”.
A livello psico-cognitivo sono istruiti i meccanismi del “processo primario”.
– Il sogno è espressione delle istanze psichiche dell’Es, dell’Io e del Super-Io, intenzionate dialetticamente al “principio del piacere”, al “principio della realtà” e al “principio della coazione a ripetere” ispirato da Eros e Thanatos.
A livello neurofisiologico sono coinvolte le attività dell’emisfero cerebrale destro e dell’emisfero cerebrale sinistro.
A livello psichico profondo sono richiamati i sistemi psichici secondo una valenza topica, dinamica ed economica con l’attivazione della “libido” finalizzata all’equilibrio psichico di natura risolutiva.
A livello psico-cognitivo sono usati i meccanismi del “processo primario” e del “processo secondario”.
– Il sogno implica la tipologia di “organizzazione psichica”, il cosiddetto carattere o personalità. Nello specifico il sogno evidenzia le seguenti organizzazioni: orale, anale, fallica, genitale, psicopatica, narcisistica, schizoide, paranoide, depressiva, maniacale, masochistica, ossessiva, compulsiva, isterica, dissociativa.
– Il sogno svolge una psicodinamica di natura descrittiva e prevalentemente conflittuale.
I contenuti del sogno sono “segni” semanticamente interattivi, degni di attenta considerazione e passibili di utile decodificazione sempre in funzione dei benefici effetti dell’autocoscienza: i sogni sono semiologicamente “segni significanti” dotati di “senso” e di “significato”.
A livello neurofisiologico sono richiamate in maniera determinante le attività dell’emisfero sinistro.
A livello psichico profondo sono evocati i sistemi psichici con valenza dinamica e dialettica in reazione a coordinate pulsionali di natura libidica.
A livello psico-cognitivo intercorrono i meccanismi del “processo secondario”.
– Il sogno implica i meccanismi e i processi psichici di difesa. I primi sono quelli primari o primitivi come il ritiro primitivo, il diniego, il controllo onnipotente, l’idealizzazione e la svalutazione primitive, la proiezione, l’introiezione, l’identificazione proiettiva, la scissione dell’Io, la scissione dell’imago; conseguono quelli secondari come la rimozione, la regressione, l’isolamento, l’intellettualizzazione, la razionalizzazione, la moralizzazione, la compartimentalizzazione, l’annullamento, il volgersi contro il sé, lo spostamento, la formazione reattiva, il capovolgimento, l’identificazione, l’acting out, la sessualizzazione, la sublimazione.
– Il significante e il significato onirici comportano l’equilibrio psichico, per cui la funzione difensiva è implicitamente evocata e attivata.
A livello neurofisiologico sono richiamate le attività dell’emisfero destro e dell’emisfero sinistro.
A livello psichico profondo è instruito il sistema delle difese nel suo aspetto arcaico ed evoluto, ma sempre nella funzione filogenetica dell’equilibrio.
A livello psico-cognitivo si evidenzia l’attività combinata e specifica del “processo primario” e del “processo secondario”.
– Il sogno struttura figure retoriche.
Tra il “contenuto manifesto” e il “contenuto latente”, il termine e il significato, è poeticamente inscritto un nesso reperibile nella gamma delle figure retoriche.
A livello neurofisiologico è richiamata l’attività dell’emisfero cerebrale destro.
A livello psichico profondo si rileva topicamente la presenza di materiale psichico preconscio o profondo funzionale all’elaborazione dei processi creativi.
A livello psico-cognitivo è istruita l’attività del “processo primario” e del “processo secondario”.
Le figure retoriche prevalentemente implicate sono la metafora, la metonimia, la sineddoche, l’antonomasia, l’iperbole e l’enfasi.
-Il sogno è collegato al “resto diurno”, a una causa scatenante, anche minima e non fatta oggetto di consapevolezza, avvenuta nella veglia più prossima. Il sogno è stimolato da esperienze e da vissuti del giorno precedente a cui si associa il materiale psichico in atto per essere rielaborato secondo il codice onirico.
-Il sogno possiede una sua purezza secondo la scala che vuole “1” il massimo dell’ibridismo, “processo secondario>processo primario”, e “5” il massimo della purezza, “processo primario>processo secondario”. Nel primo caso è presente e funzionale l’Io narrante e nel secondo caso è presente e funzionale l’Io onirico. Nel mezzo si alternano il narrante e l’onirico.
Salvatore Vallone Pieve di Soligo – Dicembre 2016
BIBLIOGRAFIA
Morris-Lineamenti di una teoria dei segni-Editrice Paravia-1954
Eco-Trattato di semiotica generale-Edizioni Bompiani-Milano-1975
Freud-Interpretazione dei sogni-Opera omnia-Boringhieri-Torino-1978
Freud-Tre saggi sulla sessualità infantile-Opera omnia-Boringhieri-TO-1978
Freud-Al di là del principio del piacere-Opera omnia-Boringhieri-Torino-1978
Freud-Metapsicologia-Opera omnia-Boringhieri-Torino-1978
Jung e altri-L’uomo e i suoi simboli-Edizioni Longanesi-1980
Cassirer-Filosofia delle forme simboliche-La Nuova Italia-Firenze-1966
Klein-Il nostro mondo adulto e altri saggi-Martinelli Editore-Firenze-1972
Lacan-Scritti-due volumi a cura di Contri-Editrice Einaudi-Torino-1974
Fornari-Simbolo e codice-Edizioni Feltrinelli-Milano-1976
Nancy Mc Williams-La diagnosi psicoanalitica-Editrice Astrolabio-Roma-1999
Popper-Eccles- L’Io e il suo cervello-Armando Armando- Roma-1981
NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE
Salvatore Vallone è nato a Siracusa nel 1947.
Già ordinario di Scienze umane e Storia nei Licei, in atto è psicologo psicoterapeuta iscritto all’Ordine degli psicologi del Veneto.Gestisce il blog “dimensionesogno.com” e il blog “interpretazione del sogno” presso “psiconline.it”. Sempre con “psiconline.it” collabora con articoli su tematiche psicologiche, culturali e sociali.
Ha pubblicato “Lezioni di psicoanalisi” con Herbita editrice, “Quando il ciliegio fioriva” con edizioni Sapere, “La stanza rosa” e “Benetton dieci e lode” con edizioni Psicosoma, “Ma cosa sognano i bambini ?” e “Io e mia madre” con edizioni Psiconline. Su Tema, rivista di psicoanalisi clinica e forense, ha pubblicato “Il fantasma” e “Totem e tabù”, due approfondimenti specifici.