LATITUDINI

Ti penso,

penso a te,

a te che non pensi a niente,

questo io penso.

L’attesa lenta delle tue lettere,

il senso del tempo,

l’attesa del tempo,

il tempo che si faceva verbo.

Tic tac,

metronomo d’ottone,

mesta meraviglia.

Mi manchi.

Mattina, pomeriggio, sera, notte.

Tempi, tempo.

Non c’è nulla da dire,

niente da fare,

la direzione è stata decisa,

noi deviamo.

Buongiorno alla rivoluzione terrestre,

la rotazione è solo il quotidiano.

Ho misurato la distanza tra un lunedì e una domenica: immensa.

Sabina

Trento, 07, 07, 2023

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