
Il gattino è arrabbiato
e non vuole il suo gelato,
vuole una gatta da pelare
ma qui siamo in riva al mare
e non ci son gatte da pelare,
(tanto meno che si fanno pelare).
Ci son chiappe da pescare
sempre qui in riva al mare,
(tanto meno che si fanno pescare).
Coraggioso è più arrabbiato
e mi mostra il suo palato,
vuole un topo per giocare,
ma qui siamo in campagna
e il topino ha il cervello fino,
(come il contadino e le sue scarpe grosse),
e non vuole giocare con Coraggiosetti,
tanto meno con i suoi simili e gli affini.
Coraggioso è oltremodo arrabbiato
perché Salvatore non l’ha cagato
e di coccole e coccolezze
non ha avuto le dolcezze
e allora con un balzo gli si appioppa sulla gamba
per la pasta quotidiana
e il ronfare manifesto.
“O poeta,
o contadino,
prima fammi un buon grattino,
poi dammi un formaggino
che lo mangio senza panino,
io ti faccio poi la pasta
e tu la inforni per la pizza
nel tuo forno Clementoni.”
Se questa poesia è futurista,
io sono un qualunquista,
un desgrassià de Buenavista,
un veneto fugace
che in Sicilia fugge e non trova pace.
Salvatore Vallone
Karancino di Belvedere, 06, 07, 2023