LA FRITTATA DI CRAPA PELATA

Mentore,

mentitrice,

donna di tanta fede,

meretrix,

femmina insanguinata,

matrix,

bella frittata di crapa pelata,

rimatrix,

vaja con dios me amor,

tu che conosci il mio dolore

e ancor cerchi una fede,

tu che lasci dondolarti sulla consolle dell’Italo

o sulla sguainata freccia rossa di Vladimir,

o domina che insegui i fantasmi del passato,

quelle trappole infernali del pope Cirillo

che per tanto tempo han funzionato anche in Paradiso

quand’eri con la tua donna,

là dove io nun vurria gire senza di te

perché non poderei gaudere

istando da Lei diviso,

senza di Ella nun vurria trasiri,

ma, se nun trasu, nun nescio,

non so e non saprò mai

lu godimentu di un campo di grano ancora verde,

la poesia di un odio gentile come Giocasta la casta,

niura comu la fami di marzu e d’aprile

tra i rovi amorosi dai fiori bianchi delle drupacee

orgogliose sui muretti a secco dell’ameno Karancino,

guardami dal maligno ancora in boccia,

preservami il bieco mediatico

che più benigno non si puote

per i tempi che sono e che verranno,

per omnia saecula saeculorum.

Amin.

Salvatore Vallone

Il Giardino degli aranci, 29, 05, 2023

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *