RITORNO A CASA

Dentro la casa dei miei sogni

il pavimento è un grande prato di folta erba sottile,

di colore verde Irlanda,

in declivio verso il mare.

Cosa ci faccio qui, se ho una casa così bella?

Mi sdraio sulla battigia,

cerco,

cerco ancora.

Di notte m’illumina Venere,

all’alba Lucifero.

Nomi diversi per lo stesso corpo.

Sono in attesa di me stesso

sulla spiaggia incenerita di Avola,

sono un unoqualunque arguto e di ottima istruzione,

tempestoso nella mia natura di maschio

e volubile come una donna

quando l’orizzonte mi annoia.

Stereotipi.

I soliti stereopiti.

Obsoleti racconti si mescolano alle fiabe.

Eppure siamo noi,

creature di carne e carta,

imperituri,

noi che amiamo a lungo i nostri sogni,

noi con un’innata predisposizione narcisistica alla luce.

Gli amanti si suicidano all’alba.

Gianni e Nino si amavano in Sicilia nel 1980.

Stranizza d’amuri.

Furono ammazzati dagli assassini.

Pum, pum, due colpi alla fine del film.

Pum, pum!

Quanto sono selvaggi i sicilioti!

Dirti che ti voglio bene è poca cosa,

tu sei nel mio prato sin dai primi fili d’erba,

sei la mia Irlanda.

Ti attendo,

come io attendo Ulisse sulla spiaggia.

Chi arriverà?

Nessuno.

Pum, pum!

 

Sava

 

Karancino di Belvedere, 21, 03, 2023

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *