
Deh, com’era bello mio padre!
Deh, quant’era grande mio padre!
Beh, che succede?
Maestoso nella sua imponenza appare sulla porta
alla bambina che paziente l’aspettava,
alla piccola che trepida l’attendeva,
la sera,
ogni sera,
quando anche la paura bussa alla porta,
alla figlia che l’anelava timorosa ogni sera,
quelle sere quando il cuoricino batte forte
per le ansie dell’amore novello,
per il desiderio di un padre e il bisogno di una madre,
per la gelosia e il pudore.
Quant’è bella la yucca di Carmen sulla terrazza di Carancino,
esposta come il petto di una donna,
alta come il vanto di un bel padre,
un fiore bianco all’occhiello di una figlia,
la favola bella di colei che ieri era putella.
Salvatore Vallone
Carancino di Belvedere, 25, 02, 2023
Riesci sempre a fare di farina pane.
Buono da mangiare, prezioso da nutrire