
Nutro per noi la speranza
che si avveri un compimento,
amore mio,
un sassolino che si infili nelle mie scarp de tennis
ed incrini il cristallo del cammino,
una possibilità diversa del destino.
Sarà per questo che ti declino al condizionale?
Amore,
rotondo come una caramella da sfiancare in bocca,
nome comune di cosa,
maschile,
singolare,
grammatica di esordio della lingua
che usiamo per i baci,
che altro non sono che parole d’amore.
Parlo tra me e me
e tra me e me ti amo.
El purtava i scarp de tennis,
el parlava de per lü.
Mi arrivi
spaccando il respiro affannato
e come un gelato ti siedi sul cono.
Sei l’ostia schiacciata sul palato,
agnus dei,
mio amore umorale,
salvezza dal peccato chiuso nella mia bocca,
assolto dal prelato.
Arrivederci, Roma.
Sabina
Trento, 15, ottobre, 2022