FOLTI DI FERITE COME GATTI VELLUTATI

Precipita tutto rapidamente,

era troppo bello per essere vero.

Abbiamo avuto un tempo

per farci un’idea della vita

e poi la vita si è manifestata

e non era sola,

c’era la sorella bella,

quella con la falce nella borsetta.

Cosa ti ispira oggi, Maestro?

Cosa ne è stato di quei giorni di campanelli e sogni,

del caffè al bar,

del valore molle del benessere?

C’è quella canzone in sottofondo,

una volta conoscevo le parole,

ma adesso non so,

non riesco a ricordare.

Quando nella mia testa entra la tua testa,

tutto prende forma.

Mi sembra di aver sempre pensato

e non è vero,

sei tu che pensi per me,

per noi,

è il tuo sguardo che va oltre l’orlo dei merletti,

ma Burano è lontana,

le sue case colorate sono macerie.

Portami nel senso ultimo delle cose,

fammi strada,

fammi capire perché la musica si ferma

e non ricordo le parole.


Sabina

 

Trento, 20, Marzo, 2022

 

 

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