L’ULISSE

Ti porterei ovunque,

specchio delle mie brame,

ma devo tacitare le imperative spinte dell’ego

e nascondere i miei sentimenti complicati.

Sulla zattera del tempo ho adagiato il corpo

e vago alla deriva nel blu oltremare delle tue visioni.

Il fondale si apre dietro al proscenio,

vedo perle allineate su un filo di bava di baco da seta:

profondo oriente,

alba,

sorgente.

Tu,

amato essere senza trama,

sfuggente come ali di farfalla,

sempre dentro i miei sogni effimeri,

maschilista nell’anima,

maschio nelle sembianze.

Recita ancora,

ho attraversato gli oceani per ascoltarti.

 

Sabina

 

Trento, 09, 05, 2022

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *