
La scienza si affanna,
la medicina si sfianca,
l’economia arranca
e il respiro dei malati rantola.
Tutto cambia.
Solo la natura nel suo ciclico divenire non muta
in ogni istante mutando.
Lei guarda,
aspetta,
attende i lunghi passaggi delle ere e delle pandemie.
Lei sa.
Maestra e consigliera inascoltata
ci indica una strada nuova di nuove risorse ed energie,
ci svela vecchi e atavici valori
iscritti nell’ultimo residuo neanderthaliano
del nostro criptico codice genetico:
la sopravvivenza!
Reimpareremo a parlarci con i segni,
ad amarci con gli occhi,
ad abbracciarci con un sorriso,
a toccarci senza toccarci,
a sentire le vibrazioni delle nostre anime.
Una ragazzina svedese con le trecce
ci ha allarmato,
ma non fermato.
Ora un virus con la corona,
sfacciatamente mortale,
volgarmente irregale,
ci costringe a prendere le distanze dal mondo e dagli altri.
Ritroveremo noi stessi,
ci ascolteremo,
riassaporeremo la solitudine creativa degli artisti,
loderemo gli eroi dei nostri tempi,
e poi,
quando avremo finito di piangere i nostri morti,
sarà tutto diverso,
sapremo chi siamo,
cosa vogliamo in questa vita,
dove andiamo.
Saremo più veri,
meno soli,
più uniti
e sentiremo l’armonia dell’universo
nell’onda perpetua di una vibrazione perenne di vita e rinascita.
Cogliamo quest’attimo!
Fiorellino
Bamberg, giorno 22 del mese di marzo dell’anno 2020