
E’ primo pomeriggio ed io sono seduta al tavolo della mia cucina, a scrivere i pensieri di questi giorni lenti.
Sono i giorni dei progetti interrotti, dei viaggi annullati, dell’attesa spesso inquieta di ciò che verrà. Sono però anche i giorni dell’introspezione, della riflessione sulla bellezza della libertà e della pace dentro e fuori di noi, i giorni dei cari tentativi di far sorridere l’altro.
Fuori è un tripudio di colori, che il sole caldo di questi giorni fa brillare ancora di più. Quei piccoli fiori rosa, bianchi e gialli, che sono come lettere inviateci da una tanto agognata primavera, mi sorridono.
Un uomo di nome Francesco dice che non dobbiamo sprecare questi giorni, trovo che abbia ragione.
Mi trovavo qualche giorno fa di ritorno dal supermercato, in strada i tasselli del vivace puzzle di questa città erano tutti scomposti, ognuno distante dall’altro, ognuno attento ad evitare l’altro, ognuno dominato dall’istinto di proteggersi.
Quell’allegro e colorito “Gr üß Gott“ – Saluto di Dio – dei bavaresi ha lasciato spazio al silenzio o a qualche mugugno incomprensibile.
Mi sentivo come in uno di quei videogiochi, che anche da bambina non ho mai amato, in cui devi schivare i vari nemici sulla tua via.
Mentre ero assorta in questi pensieri, dal terrazzino di una casa, mi accorgo che un simpatico gatto mi osservava, il suo sguardo era un po’ perplesso. Siamo strani, del resto, noi uomini.
Alle sue spalle la padrona, una donna di mezza età intenta a fare le pulizie, mi vede e mi sorride. Con il mio rudimentale tedesco le chiedo di poter fotografare il suo bel gatto. Lei mi risponde con voce squillante “ma naturalmente!” e mi dice che i gatti a casa sua sono ben tre. Li va a prendere e me li mostra soddisfatta dal terrazzino ed io le faccio i complimenti per quella bella colonia di felini che popolavano casa sua.
Eravamo distanti, quattro o cinque metri ci separavano, non dovevamo aver paura, non potevamo farci del male.
Entrambe nutrivamo un grande bisogno di umanità.
Bruna
Monaco di Baviera, giorno19 del mese di marzo dell’anno 2020