
Kuwait, Al-Qurain, agun mash, 200…
Cara Mabia e cari Joshim e Pervez,
sono il vostro dula vai Joinal e vi saluto tutti e spero che voi stiate bene in Italia.
Anch’io in Kuwait sto bene anche se il mio pensiero va sempre a mia moglie Razia e ai miei figli Giorna e Massud che ho lasciato a casa in Bangladesh per il mio lavoro di autista in una ricca famiglia di petrolieri arabi.
Un mese fa ho telefonato al paese e ho parlato con tutti e mi hanno detto che stanno bene e così io ho chiesto come va a casa vostra e Razia mi ha detto che ma era tanto preoccupata per voi perché non riceveva lettere.
Noi che viviamo lontano dal nostro paese dobbiamo capire che per quelli che sono rimasti in paese è importante una lettera o una telefonata perché altrimenti loro si preoccupano.
Mabia tu sei la prima figlia e loro sono preoccupati per te e per Pervez.
Adesso vengo a chiedervi un grande favore.
Se avete qualche possibilità per me di venire in Italia, per me è meglio perché qui prendo pochi dollari e anche se lavoro anni e anni non riuscirò mai a fare niente, mentre ho sentito che in Italia si sta bene e si prendono tanti taka e si può fare qualcosa nel nostro paese.
Se vengo in Italia, porto mia moglie e i miei figli perché qua non posso portare la famiglia e sono costretto a restare sempre solo.
Ho scritto a Razia e mi ha detto di pregarvi di farmi venire in Italia e così io potrò lavorare e guadagnare e portare mia moglie e i miei figli perché io non voglio più stare da solo come un povero pellegrino.
Loro sono tanti preoccupati per me e per loro che sono lontani.
Ogni anno voglio tornare al paese, ma non posso perché non ho i dollari per pagare il viaggio; se vengo in Italia, invece, prima faccio i soldi e poi torno per sempre in Bangladesh e affitto un negozio o faccio qualcos’altro.
Voi siete fortunati perché potete vivere in Italia tutti insieme e stare bene con i taka.
Non è vero che in Kuwait ci sono tante ricchezze, invece ci sono tanti poveri e pochissimi ricchi e questi fanno quello che vogliono, ma se vuoi mangiare e mantenere la famiglia devi accettare e dire grazie e non puoi ribellarti altrimenti ti buttano in mezzo alla strada senza tante cortesie e senza tante finezze.
Mio fratello vuole venire in Kuwait e io ho detto al mio padrone se è possibile che viene lui al posto mio e così io vado via in un paese dove si guadagna di più perché lavoro soltanto io e nel mio paese devo mantenere non solo la mia famiglia, ma anche quella di mia madre e di mio padre.
Io devo lavorare per mantenere tutti ed è una fortuna che loro con un po’ dei miei dollari riescono a vivere bene per un mese in Bangladesh.
Mia ma non sta bene, lei soffre molto e per due volte è andata in ospedale a Dakka.
Dice che prima di morire vuole vedermi e forse nel mese di agosto io vado in Bangladesh per accontentarla, ma intanto spero tanto che non muoia perché altrimenti il mio dolore sarebbe inconsolabile per la grande perdita e per la colpa di averla lasciata sola a soffrire e a morire.
Ho detto al mio padrone che devo andare a trovare mia madre che sta male e lui ha detto che forse mi manderà e allora se venite anche voi ci vediamo tutti insieme nel nostro paese e faremo una grande festa e così ripartire sarà per tutti più facile.
Razia mi ha scritto che lei quasi sempre sta con i suoi genitori e che ai bambini piace il posto dove abitano perché possono giocare e stare con i loro nana vai che sono molto buoni.
Giorna va alla scuola elementare e Massud parla già bene e l’altro giorno l’ho sentito al telefono e mi ha detto: “ba, quando vieni a casa ?” e io mi sono commosso nel cuore e dopo ho anche pianto senza farmi capire da lui e da Razia che sono stato debole.
Io vi mando adesso questa lettera e voi fate come me e così io sono già agitato perché aspetto la vostra risposta e spero che mi scriverete presto.
Saluti per voi e ricordate che Allah aiuta pure voi e specialmente se aiutate me a venire in Italia, ma comunque è importante che il buon Allah non si dimentichi mai di me.
A voi tutti arrivano abbondanti e sostanziosi i saluti da parte del sempre vostro dula wai Joinal.