
Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.
Anche mio cugino si chiamava Giovanni.
Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla Luce,
perché tutti credessero per mezzo di Lui.
Anche mio nonno si chiamava Giovanni.
Giovanni è il profeta della Luce.
Egli non era la Luce,
ma doveva render testimonianza alla Luce.
Veniva nel mondo la Luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di Lui,
perché l’amò,
eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l’hanno accolto.
A quanti però l’hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio,
a quelli che credono nel suo nome,
i quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio nessuno l’ha mai visto:
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
Lui lo ha rivelato.
Salvatore Vallone propone in memoria dei Grandi uomini vissuti e viventi.
Karancino, il Giardino degli aranci, Hàrah Làgin 10, 07, 2023
Quanta Bellezza e Sapienza in questi versi antichissimi come gli ulivi di Carancino!
Quanto Gusto e Senso destano queste parole in chi sa riflettere, in chi sa vedere.
In Ortigia non ci sono marciapiedi, ci sono tante fritture di paranza che puzzano, che spuzzano, che impuzzano.
La Siracusa del dopoguerra è la città dei non vedenti, di coloro che dopo la Sincat, la Rasiom e la Montedison, hanno permesso ai Russi l’Isab proprio ai piedi della città, dell’ameno Belvedere, della famigerata Priolo, della venale Melilli, della bella Sortino dal gustoso pizzolo.
Quanto schifo mortale, quanti morti per un pugno di dollari!
In Ortigia non ci sono marciapiedi, ci sono tavolini sgangherati per i fritti di paranza, per i taglieri infetti, per i riti dionisiaci con aperitivi rinforzati al vetriolo.
In Ortigia non ci sono preti e poliziotti urbani e non, non ci sono carabinieri e fac simili.
In Ortigia ci sono tante chiese chiuse come le case di una volta, piene di topastri e di politici, di giornalisti e di saltafossi azzeccagarbugli colorati in arancione.
Io abito in collina, sopra il vallone Carancino dove sotterraneo scorre Anapo in cerca di una ninfa e in tresca con Ciane, fiume e fonte tra il papiro devastato dal bisogno d’acqua delle industrie.
Siracusa è una città di non vedenti.
Nella città più sporca del mondo si paga la tassa dei rifiuti più cara del mondo.
Alla prossima invettiva!