BUONANOTTE

Fernando caro,

eteronimo in un mondo di gaudenti

subordinati solo a se stessi,

quando apro le tue lettere,

mi si riempie la bocca di chicchi di melagrana.

Io capisco,

poeta cantore della Madre.

Le tue parole mi contengono,

sono il mio luogo di estasi e pace.

Ho tanto avuto voglia di scriverti

in questo tempo nuovo che sto vivendo

e che non mi dà tempo per il vecchio e il nuovo.

Lo farò presto,

ma avevo bisogno di andare a dormire

facendoti sapere

che sei il mio pensiero felice

per una notte di nuovi sogni.

Ciao, Ulisse, viaggiatore e viaggio.

Antonia

Lisbona 10, 05, 2022

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