GOVERNO LADRO

Piove,

oggi piove anche sull’Impossibile,

omnia non potest in omnibus rebus,

deus ex machina sine iniquis temporibus quiescit,

piove sull’impostura salmastra ed arsa,

sui vestimenti cinesi del bazar di Chi a Zè

vestita d’anoressia in taglia quarta all’insù e all’ingiù,

sine terga,

senza chiappe,

insomma,

piove sui freschi meloni di una donna mulatta

in cerca di avocado nel bazar di via del Campo,

cade sabbia gialla sahariana dal cielo amaranto,

un cielo rosso sangue

come la camicia dei garibaldini di Giuseppe,

come le mutande marxiste-leniniste della nonna Lucia

quando cantava imperterrita e gaudente l’Internazionale

aspettando il marito Giovanni appena partito per l’America,

seduta davanti alla toletta nera di mogano antico,

là dove aveva appena recitato la santa messa

nel suo latino maccheronico

e condito con il ragù di donna Ciuzza,

le patate affettate e messe a solaio

nella pentola d’argento luminosa di mia madre Tita.

Anche il Cielo ci ha abbandonato

in questa deriva della nostra esistenza

e del rimanente da vivere

con la parsimonia di colui

che ha anche risparmiato sul proprio seme,

di colei che ha contato sin da piccola le proprie uova.

Cosa ci resta di questa splendida giornata

velata con la veletta rossa prima delle nozze arabe

di una bambina promessa a suo tempo dal nonno e dal padre

ai briganti della tribù dei Bungabunga,

una giornata turbata dai tanti diamanti

ritrovati nelle tasche dei già e sempre nullatenenti

in bolletta con il fisco

e in fiasco con le bollette della luce e del gas,

dell’acqua e della fogna,

della spazzatura e del senso civico.

La Morale del pudore è normale

in questo giorno di pioggia rossa del Sahara,

come la Civiltà è in regola con i pagamenti

e tribuisce a ognuno rose rosse provenienti dall’Est.

Mi porterai al ristorante delle stelle,

più di cinque per favore e senza buffoni,

mi comprerai una rosa blu da tatuare sul petto villoso

e mi dirai maschilista nell’animo e nel corpo.

Io non sono famoso,

ma abito in un’isola fiera della sua decadenza.

 

Salvatore Vallone

 

Carancino di Belvedere, 22, 05, 2022

 

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