LES COMEDIENS

Vieni,

vieni a vedere.

Sono arrivati gli attori,

i musicisti,

i maghi,

i saltimbanchi,

i commedianti.

Davanti alla chiesa della Madonna del Carmelo

hanno parcheggiato una roulotte dipinta di bianco, di rosso e di verde

e hanno sistemato le panche e i palchi,

un teatro tutto a cielo aperto.

Ci sono il puffo, il buffo, lo sborone e il pacioccone.

C’è anche la vispa Teresa con i codini di Pippi calzelunghe.

C’è l’uomo che vende i popcorn

e fila lo zucchero sulla canna.

Hanno innalzato il podio,

hanno steso gli striscioni,

hanno acceso le radio e le tv,

hanno regalato i giornali e le riviste,

hanno percorso in parata le strade della periferia

con sicuri rulli di tamburo nostrano

e dietro di loro si è mosso tutto il paese

in un corteo allegro e spensierato

come la follia nei vecchi manicomi.

E allora, cosa aspetti?

Vieni anche tu a vedere gli attori,

i musicisti che sono arrivati dal nulla.

Vieni a vedere anche tu i saltimbanchi,

i maghi che sono arrivati dal nulla.

Vieni a vedere anche tu i commedianti,

gli acrobati che sono arrivati dal nulla.

Vieni anche tu a vedere il puffo, il buffo, lo sborone e il pacioccone.

C’è anche la vispa Teresa con i codini di Pippi calzelunghe.

Se vuoi vedere una brutta storia,

triste e maligna,

ma dove tutto finisce bene,

come sempre del resto nel paese di Pulcinella,

se vuoi vedere gli innamorati lamentarsi o ridere felici,

entra,

accomodati sotto le stelle,

il sipario si sta per alzare

e quando sentiremo i tre colpi di cannone,

tutti rinasceremo a nuova vita,

quando vedremo le frecce tricolori nel cielo inquinato,

tutti saremo felici,

quando mangeremo le pizze napoletane con la mozzarella di bufala cinese,

tutti saremo gaudenti.

Così è sempre stato e così sempre sarà.

Purtroppo tutto non passa

e lo stesso tutto non se ne va.

Gli attori non hanno smontato i loro palchi,

non hanno tolto il loro podio,

non hanno piegato gli striscioni.

Lasceranno ancora e in fondo ai cuori di ognuno

un po’ della serenata di Arlecchino,

della felicità di Giufà,

della svagatezza di Pantalone,

della simpatia di Brighella,

della furbizia di Colombina,

dell’ingenuità di Pulcinella.

Domani mattina,

quando il sole sorgerà,

saranno lontani essendo vicini

e noi crederemo di aver sognato,

ma essi sveglieranno altri villaggi addormentati.

E così tanta gente andrà a vedere gli attori,

i musicisti,

i maghi che arrivano:

il puffo, il buffo, lo sborone e il pacioccone.

E così altri diranno ancora

che finalmente sono arrivati dal nulla gli attori,

i musicisti,

i maghi,

i saltimbanchi,

i commedianti.

Salvatore Vallone

Carancino di Belvedere, 30, 01, 2022

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