
Buongiorno,
la ringrazio per il suo lavoro. Io tento di interpretare i miei sogni che ricordo quando ogni giorno mi sveglio. A volte mi sembra di non avere molti strumenti e mi sembra di voler far emergere sempre un significato ottimista, pur rendendomi conto che dovrei evitare un giudizio di valore e limitarmi a comprendere il significato di ciò che ho sognato.
TRAMA DEL SOGNO
“Stanotte ho sognato che ero nella casa dei miei genitori e volevo fare sesso con un uomo. Lo facevamo sul letto della mia camera di adolescente e io godevo e poi lui veniva.
Pulivo lo sperma e mi rendevo conto che c’erano molte macchie sulle coperte e sui cuscini colorati. Le pulivo e poi mettevo tutto in lavatrice, sicura di nascondere ciò che avevo fatto a mia madre che appariva in lontananza mentre scendevo le scale. Avevo la consapevolezza che quello sperma fosse di mio fratello.
Il sogno poi cambia contesto.
Sono con i miei colleghi di lavoro e stiamo organizzando degli eventi per il giorno di Natale cui devono partecipare tutti. Questi eventi si svolgono in un luogo a me sconosciuto. Io non ho altri impegni per Natale, ma a un certo punto mi voglio defilare.
Mi ritrovo in un cerchio di persone, (appartenenti all’organizzazione che non è la mia, ma che coordina il progetto per cui lavoro), passo del tempo con loro, poi mi sento fuori luogo e me ne vado.
Nei giorni seguenti sono assegnata a un progetto coordinato da un mio collega (della mia organizzazione, che nella realtà è una persona ambigua, mi piace molto e mi sembra di essere ricambiata e che lui sia timido, ma non riesco bene a inquadrare che gioco faccia, sono diffidente), faccio un po’ di storie per alcune cose che non funzionano, ma poi sono soddisfatta della nostra collaborazione.
Scrivo alla mia azienda una mail con delle penne cancellabili rossa e blu (quelle che si usavano alle elementari, anche se è irreale scrivere una mail con la penna, le lettere e la scrittura in effetti sembrano appartenere ad un bambino), poi nell’aggiungere una seconda parte (questa volta scritta con la tastiera) la parte scritta a penna sparisce quasi tutta. Io continuo a scrivere la mail come se ci fosse quella parte, ma penso che forse è meglio che sia sparita.”
La ringrazio in anticipo.
Cari saluti da Luana
INTERPRETAZIONE DEL SOGNO
“Buongiorno,
la ringrazio per il suo lavoro. Io tento di interpretare i miei sogni che ricordo quando ogni giorno mi sveglio. A volte mi sembra di non avere molti strumenti e mi sembra di voler far emergere sempre un significato ottimista, pur rendendomi conto che dovrei evitare un giudizio di valore e limitarmi a comprendere il significato di ciò che ho sognato.”
Noi siamo i migliori interpreti dei nostri sogni quando abbiamo alle spalle una formazione e un allenamento psicoanalitici, quando ci diamo del tu con i simboli, quando sappiamo guardarci dentro senza censure e con spregiudicatezza. Comunque, preferiamo che sia un altro a cogliere il nucleo significativo del sogno, ma sappiamo all’ingrosso di che si tratta. Per capire l’arcano basta enucleare il simbolo portante, decodificarlo e coniugarlo con gli altri simboli. Il resto viene da sé e con l’aiuto della memoria. Chi ha tanto censurato la sua persona fa più fatica a ritrovarsi nei suoi prodotti psichici, ma chi ha dimestichezza con il suo mondo interiore riesce senza dubbio a percepirsi e a migliorarsi.
E per ovviare all’ignoranza dei simboli, consiglio di enuclearli e di scriverli nello spazio in alto a destra del blog, sezione “sogni interpretati”, e di leggere le interpretazioni dei sogni degli altri marinai che si sono prestati a essere filtrati e purificati dal lavoro gradevole e gratificante del sottoscritto.
“Stanotte ho sognato che ero nella casa dei miei genitori e volevo fare sesso con un uomo. Lo facevamo sul letto della mia camera di adolescente e io godevo e poi lui veniva.”
Quando l’uomo con cui si fa sesso non si vede in faccia, trattasi quasi sempre della figura paterna e della “posizione psichica edipica”. La “camera di adolescente” attesta di un desiderio sessuale del periodo adolescenziale di Luana che trova nel padre il partner naturale e fascinoso. L’attrazione edipica è forte, così come forte è la “posizione genitale”, “io godevo e poi lui veniva”. La ragazzina ha sviluppato la conflittualità psichica, naturale e formativa, con i genitori, per evolversi a livello psicofisico mettendo insieme le pulsioni narcisistiche con le trasgressioni edipiche e con la sua vocazione di donna senza inibizioni e particolarmente facile all’eccitazione e al piacere. Riepilogo: desideri sessuali e pulsioni edipiche trovano il loro compimento naturale senza censure morali e sociali. Luana cresce e cresce bene, almeno per questo primo capoverso del sogno.
“Pulivo lo sperma e mi rendevo conto che c’erano molte macchie sulle coperte e sui cuscini colorati. Le pulivo e poi mettevo tutto in lavatrice, sicura di nascondere ciò che avevo fatto a mia madre che appariva in lontananza mentre scendevo le scale. Avevo la consapevolezza che quello sperma fosse di mio fratello.”
Si sa che la norma evolutiva esige limiti e inibizioni per non cadere nell’onnipotenza del “fratturando”, (persona che tende a farsi male), per cui i sensi di colpa di Luana ci stanno benissimo e non come i cavoli a merenda. Le “molte macchie sulle coperte e sui cuscini colorati” rappresentano simbolicamente i sensi di colpa legati alla vitalità sessuale e alle fantasie erotiche. “Lo sperma” condensa la sessualità “genitale” e donativa, generosa verso se stessi e verso gli altri, il dono di madrenatura funzionale al piacere, la “libido” vissuta in relazione all’altro. “Pulivo” è il classico atto di “catarsi”, purificazione, del senso di colpa. Luana assolve il suo erotismo e la sua sessualità adolescenziale riferita al desiderio dell’altro e non vissuta in maniera solipsistica e narcisistica. La “madre” rappresenta la “censura” della vitalità erotica e sessuale, l’inibitrice della libido, ma in effetti è il “Super-Io” di Luana che impone limiti e censure nel vivere il proprio corpo e i suoi bisogni, le pulsioni e gli istinti. “Scendevo le scale” simboleggia la “materializzazione” e la fine della “sublimazione” sempre della “libido”. Luana è cresciuta e può gestire le sue “lavatrici” sia nelle fantasie, nei pensieri e nelle opere. “Avevo la consapevolezza” attesta della presa di coscienza e della “razionalizzazione” sempre della vita sessuale e della vitalità erotica. Luana è soggetto di diritto sessuale a tutti gli effetti e la sua sessualità è “genitale”, rivolta all’altro e investita sull’oggetto maschile, il “fratello”.
“Il sogno poi cambia contesto.”
Può darsi, ma non sempre è così. Il sogno cambia simboli, “contesto”, pur sviluppando la stessa psicodinamica. Vediamo se questa regola vale anche per il sogno di Luana.
“Sono con i miei colleghi di lavoro e stiamo organizzando degli eventi per il giorno di Natale cui devono partecipare tutti. Questi eventi si svolgono in un luogo a me sconosciuto. Io non ho altri impegni per Natale, ma a un certo punto mi voglio defilare.”
Luana ha le sue predilezioni per quanto riguarda gli uomini e le situazioni sociali, le persone e le relazioni. “Evento” sa di happening, sa di costruzione di una psicodinamica amorosa che esclude la folla e i convenevoli formali. “Natale” rappresenta la festa della famiglia e degli affetti collegati. Luana ha superato questa fase della sua esistenza e convivenza, è adulta e aspira a ben altre situazioni e combinazioni. “I colleghi di lavoro” rappresentano persone poco importanti e stimolanti per una donna in vena di vivere la sua libido e la sua sessualità con un uomo. Anche se in apparenza il “luogo è sconosciuto” e se “non ha altri impegni”, Luana si vuole defilare dall’anonimato per andare alla ricerca dell’eccitante e del proibito.
“Mi ritrovo in un cerchio di persone, (appartenenti all’organizzazione che non è la mia, ma che coordina il progetto per cui lavoro), passo del tempo con loro, poi mi sento fuori luogo e me ne vado.”
Quante volte a Natale si pranza con i nostri cari e poi, espletato il rito o il dovere, si va a trovare l’amico o l’amica, la persona che ci intrippa e rende la giornata più intrigante ed eccitante. “Cerchio di persone”, “organizzazione che non è la mia, ma che coordina il progetto per cui lavoro” sono chiaramente la famiglia di provenienza da cui si esula al tempo giusto e di cui non si condivide tutto per poter essere anche innovatori. Devo andare, faccio gli auguri e vado a trovare la persona giusta per me: così dice Luana a se stessa in sogno e nella veglia. Dopo il dovere si passa al piacere.
“Nei giorni seguenti sono assegnata a un progetto coordinato da un mio collega (della mia organizzazione, che nella realtà è una persona ambigua, mi piace molto e mi sembra di essere ricambiata e che lui sia timido, ma non riesco bene a inquadrare che gioco faccia, sono diffidente), faccio un po’ di storie per alcune cose che non funzionano, ma poi sono soddisfatta della nostra collaborazione.”
La “persona ambigua” è la stessa “parte” di Luana che trama per il godimento della sua persona e delle sue relazioni affettive, erotiche e sessuali. Luana seduce se stessa e traduce in sogno le sue arti magiche di conquista. Questo capoverso è un breve inno al narcisismo della protagonista, una donna complessa ma non complicata, una buona e brava attrice di se stessa e del suo copione preferito: la seduzione e i preamboli erotici. Si piace, è una falsa timida, è diffidente, le piace menare il gioco facendo finta di non capire.
Brava Luana!
“Scrivo alla mia azienda una mail con delle penne cancellabili rossa e blu (quelle che si usavano alle elementari, anche se è irreale scrivere una mail con la penna, le lettere e la scrittura in effetti sembrano appartenere ad un bambino), poi nell’aggiungere una seconda parte (questa volta scritta con la tastiera) la parte scritta a penna sparisce quasi tutta. Io continuo a scrivere la mail come se ci fosse quella parte, ma penso che forse è meglio che sia sparita.”
Luana è adolescente e giovane donna allo stesso tempo. La simultaneità è permessa dalla psicodinamica onirica e dai meccanismi del sogno. E’ alle scuole elementari ed è davanti al suo computer di donna in carriera nell’azienda in cui lavora con tanto di colleghi e di intrallazzi erotici e amorosi, come si usa nei migliori Group del globo terracqueo. Ma Luana è cresciuta anche se mantiene dentro la sua adolescenza con tutte le ricchezze e i tormenti di quell’età. Nell’età adulta noi siamo il migliore precipitato psicofisico di quella avventura titanica, una psiche da bambina in un corpo di donna. A questo punto è meglio che Luana si ricomponga nella persona adulta che ama e cura la sua bambina dentro, che non disdegna e non dimentica, che sa oscillare nel tempo con la grazia e la delicatezza di una mail scritta con la “penna cancellabile rossa e blu”.
L’interpretazione è finita e si può essere fieri di questo vitale travaglio.