L’IRREALE REALTA’

A noi che non possiamo avere contatto, l’incredibile irrealtà della realtà ci ha toccato all’improvviso sulla soglia di un pronto soccorso.

Abbiamo lasciato parlare gli occhi silenti.

Attendo le tue telefonate e inganniamo il pensiero del male impronunciabile guardando insieme a distanza cartoni animati.

Dieci minuti d’aria ti sono concessi e noi ci nascondiamo agli occhi della Security per farli diventare venti.

Sarebbe bello moltiplicarli all’infinito, come il miracolo dei pani e dei pesci sul lago di Tiberiade.

Ma tu non sei carcerato, sei soltanto ricoverato ai tempi del coronavirus.

Come un’innamorata di altri tempi corro con il cuore in gola per consegnare, all’ingresso di quella strada alberata dove timidamente le foglie stanno inverdendo in queste giornate di amara primavera, una lettera d’amore che ti verrà recapitata nella tua stanza n° 4, nella stazione 51.

Qualcosa nella tua linfa sta bollendo.

Spero che da tutto ciò scorra nuova linfa nel nostro amore, che ti sia di cura e dia nutrimento alle nostre anime sole e provate.

Ovunque conduca il viaggio, io cammino al tuo fianco.

Francy

Berlino, giovedì 30 del mese di Aprile dell’anno 2020

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