
E il tempo degli amanti di colpo si congela.
Stiamo perdendo l’attimo,
stiamo appassendo nel vaso della nostra agognata primavera
che non arriverà,
non questa volta.
Guarda quanto sole inonda i prati,
guarda i narcisi che bucano la terra
con la loro corolla ancora nuova,
guarda le gemme
che affiorano sui rami secchi del ciliegio.
Non possono essere nostri,
sono solo miei,
solo tuoi,
una gioia dimezzata,
lo stupore tenuto per sé.
L’amore non moltiplica nulla, oggi.
Nessuno ci coltiva.
La ringhiera del cancello giace divelta
sul viale di ingresso del nostro rifugio.
Potrei entrare,
qualche passo e poi una corsa
verso la piazza aperta della nostra alcova.
Invece sono qua,
le braccia appoggiate ai telai della finestra
disegnano la forma di una croce
e un refolo di vento scompiglia la tua ombra
riflessa sulla tenda sottile dei ricordi.
Eleonora
Polcenigo (PN), sabato 21 del mese di marzo dell’anno 2020