
Ieri pregavo in chiesa la Madonna…e ho capito…mi ha aiutato a capire. La situazione contingente d’isolamento totale dai miei cari ha per me una funzione potentissima: mi serve a capire la mia vera essenza, il mio valore, il mio fine intrinseco. Cioè non nelle relazioni, non Giulia mamma di Marco, figlia di Anna, compagna di Michele…Io non valgo per ciò che valgo nelle relazioni, ma per ciò che sono. Non è l’importanza che rivesto per loro che mi dà valore. Non valgo di più o di meno di qualcuno, ho semplicemente un mio valore intrinseco, svincolato dagli altri. E ciò che sono posso capirlo solo nel momento in cui mi stacco da tutti e invece di guardare loro con il binocolo, guardo me con il microscopio. Via tutti da torno e m’immergo.
Sono stata in uno stagno, dove da fuori mi veniva buttato il mangime…io lo chiedevo con le preghiere alla Madonna e lei me lo dava con pazienza, aspettando che io avessi il coraggio di immergermi nel mare grande.
Nel mare ci si arriva attraverso il cuore, come il velo di Maya, è attraverso il cuore che si può squarciare e unirsi al tutto. Ma prima di unirmi al tutto, io devo capire esattamente chi sono, sentire la mia come singolarità e non solitudine…altrimenti nel mare mi spavento e mi perdo. Devo sentire fortissimo chi sono.
La Madonna, che io amo, mi ha detto sostanzialmente…ti ho dato gli strumenti, o meglio, ti ho aiutato a vederli e tenerli vivi, ora usali e va…
Ho capito…questo momento contingente si declina su di me con questa connotazione positiva…ha la sua funzione o semplicemente mi ha aiutato a riconoscere la mia strada…
Non so cosa troverò, ma so che la mia vita ha senso solo attraverso questo passaggio stretto dentro al mio cuore per poi, forse, se sarò brava, rinascere al di là nel mare grande…
Una rinascita… come tutte le nascite, attraverso un condotto stretto verso la luce…
Giulia
Conegliano, martedì 17 del mese di Marzo dell’anno 2020