“Caramella sogna di scendere le scale di casa sua.
Arriva nel cortile e vede due vicine di casa: la fiorista e la signora anziana.
Vicino a loro c’è una scatola e dentro incastrate perfettamente due automobili FIAT 500 in miniatura.
Caramella pensa: perfetto!
Piazza seduto al posto di guida un pupazzetto di peluche e gli mette un cordino al collo per tenerlo al guinzaglio.
Il marito della fiorista ha una FIAT 500 d’epoca.
Poi nel cortile arriva tanta gente, conosciuta e no.”
Decodifichiamo le condensazioni simboliche presenti nel sogno di Caramella, in maniera che la trama si evidenzi naturalmente in progressione.
L’atto di “scendere le scale” rappresenta un procedere verso la realtà e verso la materia in particolare, un bisogno di concretezza e di praticità, alieno da sublimazioni e da misticismi.
La “casa” condensa la formazione psichica, i tratti caratteriali, la personalità di Caramella.
Il “cortile” contiene le istanze della socializzazione familiare, della condivisione di gruppo e della comunicazione verbale.
Le “due vicine di casa” rappresentano l’universo femminile nelle variabili di una femmina fertile, in fiore, e di una donna sterile, sfiorita.
La “scatola” condensa il grembo, la recettività sessuale femminile e l’utero nello specifico.
La “macchina Fiat 500” o qualsiasi altro meccanismo è simbolo dell’apparato sessuale in generale, l’apparato riproduttivo gestito dagli automatismi involontari del sistema neurovegetativo: “dentro perfettamente incastrate”.
La “miniatura” è una riproduzione che comporta un atto di grande abilità e di valore estetico, il “bravo” e il “bello”.
La perfezione, “ perfetto”, è simbolo dell’armonia tra le parti e dell’equilibrio funzionale.
L’atto volitivo e perentorio del piazzare, “piazza”, esprime l’onnipotenza dell’archetipo “Madre”, un simbolo universale valido per tutta l’umanità al di là delle razze e delle culture: la “Madre” è la signora della vita e la depositaria della” filogenesi” ossia della continuità della Specie e della “ontogenesi” ossia dell’origine del Tutto.
Il “posto di guida” condensa il protagonismo e l’importanza, il privilegio e l’autorità: la priorità.
Il “pupazzetto di peluche” rappresenta il feto, il frutto della gravidanza, il figlio.
Il “cordino” include il cordone ombelicale, il potere della madre di tenere in vita il suo bambino.
Il “guinzaglio” è la riproposizione simbolica del potere volitivo della madre e della gestione biologica del figlio, il quale dipende totalmente dalla madre, come si diceva in precedenza.
Il “marito della fiorista” rappresenta l’universo maschile e nello specifico la capacità genitale maschile, gli organi sessuali e lo sperma atti alla fecondazione: la “FIAT 500” maschile per l’appunto. Bisogna rilevare che la qualità di essere una macchina “d’epoca” contiene il ridimensionamento del potere sessuale maschile, determinante soltanto nell’ingravidamento. Il “principio maschile” resta subordinato al “principio femminile”, almeno per questo versante filogenetico.
La “gente” condensa il sociale e l’altro da sé, la convivenza e la comunicazione, la chiacchiera e il pettegolezzo.
Il sogno di Caramella può essere definito un “inno popolare alla gravidanza e alla maternità”, un omaggio alla Dea Madre, una lode all’universo femminile. Il sogno viene sviluppato in maniera personale e libera con il recupero di una simbologia quotidiana e di una serie di semplici metafore anche se non manca il ricorso al simbolo universale dell’archetipo “Madre”.
Il sogno di Caramella è privo delle obsolete e retoriche esaltazioni del valore socioculturale della gravidanza e della maternità: tutto è madre natura e materia nobile.
Il sogno si snoda in maniera lineare con la realizzazione di un desiderio radicato e con la concretezza realistica di una donna tenace.
La chiave interpretativa fondamentale del sogno è il simbolo della “scatola” e attorno a questo si snoda la trama.
La “prognosi” si attesta nel rafforzamento dell’istinto materno e del desiderio di realizzazione totale dell’essere femminile.
Il “rischio psicopatologico” include la frustrazione della maternità con il possibile costituirsi o rafforzarsi di un tratto o di un nucleo depressivo, classico di un processo di perdita.
Quanto affermato in questa decodificazione è valido soltanto per la struttura psichica di Caramella attestata nel sogno e non include tutte le donne dell’universo.